Altri tredici orsi sono morti nella fattoria della bile di Cau Trang Halong Bay, in Vietnam, portando così a 18 il numero totale dei decessi registrati in questa struttura a partire dallo scorso novembre.
Nella fattoria di Cau Trang – al centro di an international campaign demanding permission to rescue the bears – restano ora solo nove orsi. La lettera aperta che Animals Asia ha indirizzato al Primo Ministro del Vietnam per richiedere l'affidamento degli animali detenuti in scioccanti condizioni, è stata firmata da oltre 80.000 persone - fra cui personaggi di fama mondiale come Ricky Gervais, Dame Judi Dench, Stephen Fry e Olivia Newton-John.
Nei due mesi trascorsi dall'ispezione di Animals Asia nelle tre fattorie della bile in prossimità della nota località turistica vietnamita, Patrimonio Mondiale Unesco, 26 dei 49 orsi della luna – specie in via di estinzione – sono ora morti e pertanto in tutta Halong ne restano in vita solamente 23.
Dopo aver concentrato le proprie attenzioni sulla fattoria di Cau Trang, Animals Asia ora esercita pressioni sul governo del Vietnam per ottenere la custodia di tutti e 23 gli orsi di Halong Bay e condurli nella propria riserva naturale nei pressi di Tam Dao.
La notizia ha letteralmente sconcertato il team di Animals Asia, dato che questi orsi sono morti fra l'indifferenza generale proprio mentre era in corso la campagna per liberarli.
Le autorità, preoccupate che gli orsi siano stati macellati per rivenderne le parti al mercato della medicina tradizionale, hanno imposto la presenza delle televisioni per registrare la sepoltura – anche in conseguenza del fatto che l'interesse per la sorte di questi orsi è diventata di dominio pubblico.
Il responsabile di Animals Asia in Vietnam Tuan Bendixsen, ha dichiarato:
"L'attenzione del paese è tutta concentrata su ciò che sta accadendo nella provincia di Quang Ninh, dove si attende presto un intervento deciso delle autorità. Non possiamo ovviamente essere certi delle esatte cause che hanno portato alla morte di questi orsi, ma possiamo affermare che l'allevatore ha scelto di lasciarli morire. Ci siamo offerti di prenderli in cura e lui si è rifiutato. È stato l'allevatore a prendere la decisione di lasciar morire gli animali. È stata una scelta consapevole. Possiamo solo interrogarci sulle ragione che l'hanno condotto a un simile gesto."
Il Dipartimento Centrale di Protezione Forestale (FDP) ha informato Animals Asia che è stato richiesto l'intervento urgente del Ministero per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale (MARD) e la costituzione di una squadra per le indagini.
Il team, del quale faranno parte membri rappresentativi del FDP, del CITES e del Dipartimento di Conservazione della Natura del MARD, si dirigerà nella provincia di Quang Ninh per investigare sulle cause dei decessi; accertare che siano state seguite le procedure per la disposizione dei corpi previste nel protocollo e assicurarsi che gli altri esemplari rimasti vengano salvati.
La fondatrice e presidente di Animals Asia Jill Robinson, ha detto:
"Queste morti sono assolutamente tragiche e prive di senso. È straziante sapere che così tanti orsi hanno trascorso tutti quegli anni nelle fattorie sopportando sofferenze inaudite. La loro morte suona beffarda, proprio ora che la nostra riserva naturale era pronta a ridare loro una nuova vita a qualche ora di distanza da questo inferno.
Grazie alla crescente attenzione mediatica sulla loro morte, il Vietnam prende coscienza della brutalità di questa crudele industria. Anche se tale evento accende i riflettori sulle fattorie della bile in Vietnam, questi orsi non meritavano di morire.
Ci sono stati già abbastanza ritardi e abbiamo visto qual è stato il risultato. Non c'è più tempo, dobbiamo agire ora. Stiamo supplicando le autorità perché ci permettano di avere in custodia gli orsi rimasti prima che anche per loro sia troppo tardi."
Circa 2.000 orsi sono ancora imprigionati nelle fattorie del Vietnam e sfruttati per la loro bile, sostanza utilizzata per gli scopi della medicina tradizionale. L'estrazione della bile è diventata tecnicamente illegale nel lontano 1992, quando il Ministero Forestale ne ha concesso la detenzione solo attraverso il possesso di una licenza. Nel 2002 gli orsi sono stati classificati nel I gruppo CITES e il loro sfruttamento è diventato definitivamente illegale.
Tuttavia, solamente nel 2005 è stata emanata una normativa che tutela la particolarità di questa specie in pericolo di estinzione.
Con la sua campagna per la definitiva chiusura di questa barbara industria in Cina e Vietnam, Animals Asia ha già liberato più di 500 orsi dalle fattorie della bile.