Dai più considerati come esseri inquietanti e spaventosi, i ragni sono indispensabili in natura e potrebbero persino avere una chiara consapevolezza del posto da loro occupato nel mondo.
I ragni si trovano letteralmente ovunque. Sono presenti in tutti i continenti esclusa l’Antartide, ed eccetto per gli oceani, si sono stabiliti in ogni sorta di habitat.
Il loro ruolo primario è quello di tenere sotto controllo la popolazione di insetti presente nell’ecosistema.
Alcune tipologie, come il ragno tessitore, contribuiscono a tal ruolo con la caccia passiva attraverso la ragnatela. Altri, come i ragni lupo cacciano invece attivamente, senza ausilio di ragnatele.
Molte specie di ragno rimangono attive anche durante la stagione invernale, contribuendo così a ridurre la presenza di insetti presenti all’apertura del nuovo ciclo agricolo, e offrendo a contadini, orticoltori e giardinieri un buon vantaggio all’inizio della stagione.
I ragni rappresentano un tormento per qualsiasi insetto, ma sono loro stessi una preziosa risorsa di cibo per uccelli, vespe, e mammiferi - fondamentali per preservare la biodiversità.
L’uomo ha a lungo ammirato l’intricata architettura delle loro ragnatele, ma ai più è passata inosservata una delle loro più grandi doti, sembra infatti verosimile che i ragni possano avere consapevolezza di sé stessi.
L’autoconsapevolezza è la capacità di introspezione, l’abilità di riconoscere sé stessi come singoli individui, separati dall’ambiente e dagli altri individui.
Questa capacità è stata a lungo oggetto di studio in elefanti, primati e cetacei, ma sappiamo ancora poco sulla presenza di questa facoltà in altri animali, come ragni e invertebrati.
Nuovi elementi darebbero seriamente motivo di credere che animali come i ragni possano avere la stessa autoconsapevolezza che appartiene anche a noi.
Nelle profondità dell’Amazzonia peruviana, un ragno del genere Cyclosa costruisce repliche realistiche di sé stesso utilizzando foglie, parti di insetti morti e altri materiali.
La replica viene utilizzata per dissuadere e depistare eventuali predatori. Il ragno dispone il materiale in modo simmetrico lungo specifici fili della ragnatela, in modo che la forma dell’esca sia in tutto e per tutto simile ad un grande ragno fermo sulla propria ragnatela.
I diversivi permettono a questi ragni di avere una percentuale di sopravvivenza più alta agli attacchi di potenziali predatori - come la vespa cartonaia - i quali finiscono per attaccare la sagoma fatta di frammenti piuttosto che il vero ragno.
Un ragno in grado di costruire una replica di sé stesso utilizzando bastoncini e foglie, deve percepire di essere un individuo a sé stante, distinto dall’ambiente e dagli altri esseri viventi che lo circondano. Deve conoscere il suo apetto, essere consapevole di trovarsi su una ragnatela, e sapere come costruire una struttura che lo rappresenti - tutti fatti che dimostrerebbero la loro autoconsapevolezza.
I ragni piuttosto che essere temuti, dovrebbero invece essere guardati con ammirazione. Quindi, la prossima volta che vedi un ragno appeso alla sua ragnatela costruita con tanta cura - pensa alla loro consapevolezza di sé e del mondo che li circonda, ed alla loro grande utilità nel regolare il numero di insetti presenti nel nostro giardino.