Le associazioni protezionistiche cinesi al governo: "Noi possiamo aiutare"

11 novembre 2014

Officer Li from Chengdu Dog Ownership Management Office addresses the symposium

Autorità politiche e associazioni animaliste in Cina schierate insieme contro i casi di crudeltà ai danni dei cani in aumento dentro e fuori dai confini del paese. 

Il simposio sulla Gestione Responsabile dei Cani organizzato da Animals Asia ha riunito 150 rappresentanti fra i membri dei vari dipartimenti governativi e le associazioni protezionistiche di tutta la Cina, insieme per trovare una soluzione comune al problema della cura di questi animali.

Con le competenze acquisite nella formazione da parte delle organizzazioni non governative come Animals Asia, e grazie al numero crescente di associazioni non profit che rapidamente si stanno affermando,  il messaggio era: "Noi possiamo aiutare".

Deng Yidan, uno dei responsabili del programma Cani e Gatti di Animals Asia, ha dichiarato:

"Il workshop di quest'anno ha visto un grosso passo in avanti nel modo in cui le organizzazioni protezionistiche cinesi e i vari dipartimenti governativi collaborano sul problema del benessere animale. Se in passato le associazioni non profit sono sempre state trattate con diffidenza dal governo, cominciamo a constatare che i due fronti lavorano insieme più proficuamente per risolvere le questioni di interesse nazionale. 

Officer Zhao from Ji'nan of Shandong Province asks questions in the symposium-small

Per fare un esempio, la Cina ha grossi problemi con i cani randagi - così noi offiramo suggerimenti e assistenza per trovare soluzioni durature. Troppo spesso nel passato le "soluzioni rapide" hanno causato crudeltà e sdegno pubblico".

La società cinese negli ultimi anni ha dovuto confrontarsi con il problema delle scarse normative esistenti e il modo in cui vengono trattati gli animali da un lato, e le crescenti richieste portate avanti dal movimento per i diritti animali dall'altro.

Mentre all'estero la Cina è aspramente criticata per la mancanza di leggi adeguate sul benessere degli animali, anche internamente non sono mancate le polemiche.

Nella capitale Pechino, il bando dei cani più alti di 35 cm ha scatenato le proteste di associazioni animaliste e privati cittadini. Molti residenti hanno nascosto i cani di grossa taglia nelle proprie abitazioni per proteggerli dalle continue retate degli accalappiacani mandati dal governo.

Representatives visit Chengdu Bear Rescue Center

Anche le continue mattanze lanciate dal governo hanno sollevato aspre critiche. A causa della mancanza di programmi per la sterilizzazione, l'unica soluzione praticata è stata quella dei massacri per contenere il rischio di epidemie e controllare la popolazione. Se è vero che soprattutto negli ultimi anni questo approccio è venuto meno, diverse piccole città non mostrano alcuna propensione al cambiamento. Proprio di recente oltre 5.000 cani sono stati sterminati nella provincia di Yunnan, a causa di una protesta seguita alla morte per rabbia di cinque persone .

La fondatrice e CEO di Animals Asia Jill Robinson ha detto:

"Questo seminario ha dato alle associazioni e alle autorità politiche una preziosa piattaforma di comunicazione per la discussione delle proprie idee - idee che possono incidere direttamente sulla causa del problema in maniera costruttiva, piuttosto che reagire in maniera distruttiva a una situazione già in corso oppure operando caso-per-caso."

Ms Deng Yidan, MC of the symposium-small

Il successo di questa piattaforma inaugurata nel 2009 mostra che il cambiamento è possibile se vengono presentate le alternative. La gestione dei cani in Cina è migliorata notevolmente da quando abbiamo lanciato questa rassegna. Abbiamo ancora molta strada da fare, ma le autorità cinesi hanno mostrato grande interesse a collaborare concretamente con le associazioni per introdurre direttive più efficaci."

Animals Asia organizza tutti gli anni questo simposio dal 2009. Con il passare del tempo, associazioni protezionistiche e autorità governative hanno beneficiato dello scambio di idee e progetti.

Fra i recenti progressi compiuti nella gestione dei cani, c'è da segnalare l'introduzione di un nuovo regolamento che vieta i maltrattamenti e l'abbandono degli animali domestici. Anche la costruzione del canile finanziato dal governo e la collaborazione fra le autorità locali e le associazioni per trovare una sistemazione ai cani randagi, hanno permesso di promuovere con successo l'adozione di cani e la diffusione di un atteggiamento di responsabilità nei confronti dei cani da parte dei loro proprietari.

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