Scimpanzé al cinema: quello non è un sorriso, é una smorfia

20 febbraio 2018

Animal Voices 

Decenni di sfruttamento nei film hanno portato a pensare che i primati siano degli ottimi intrattenitori – in realtà sono animali selvatici in via d’estinzione.

Di Brooke Aldrich, Animals Asia:

Se negli ultimi anni hai frequentato le sale cinematografiche, avrai notato scimpanzé e scimmie cappuccino tra il cast di alcuni film come ad esempio “The Wolf of Wall Street”, “Una Notte da Leoni 2” e “Una Notte al Museo”.

Alcuni spettatori avranno apprezzato le buffonaggini di questi “simpatici” primati, ma gli amanti degli animali saranno inorriditi - consapevoli che gli animali sono stati costretti ad indossare costumi, infantilizzati e forzati a comportarsi in modo innaturale ciak dopo ciak, ripresa dopo ripresa.

Al contrario degli esseri umani che rincorrono la fama, cappuccini e scimpanzé non sognano di affermarsi come star di Hollywood. Per loro recitare significa solo una cosa: soffrire terribili crudeltà.

Chimpanzees 1

Tutto questo inizia molto presto. Molti dei primati costretti ad esibirsi in film, programmi televisivi, zoo e circhi vengono separati dalle madri quando sono soltanto cuccioli – questo perché la loro ingenuità rende più facile il lavoro manipolativo degli addestratori.

Alla fine delle loro “carriere”, quando sono ormai troppo anziani per il mondo dello spettacolo, e fisicamente troppo forti per essere facilmente controllati, questi “attori” sono spesso abbandonati in qualche squallida struttura dove vivranno il resto dei loro giorni all’interno di una gabbia – privati di qualsiasi interazone sociale – o peggio ancora uccisi.

Eppure, guardando un primate “attore” sul grande schermo, non si direbbe mai quanto siano grandi le loro sofferenze.

La motivazione – come suggerisce la mia recente ricerca – va in parte attribuita al fatto che gli scimpanzé spesso “sorridono” nei film. Il sorriso è una delle più genuine espressioni di gioia conosciute dall’essere umano, ma nella gran parte dei primati quello che sembra un sorriso è in realtà una smorfia - che spesso indica paura e angoscia.

È altresì possibile che uno scimpanzé che sorride in una pellicola sia stato addestrato a mostrare un’espressione di paura a comando. 

Chimpanzee 2

Sfruttati e in pericolo

Analizzando vent’anni di trailers di film in lingua inglese, in cui compaiono primati “attori”, mi sono resa conto che scimmie e scimmie antropomorfe vengono spesso ripresi mentre compiono azioni di prerogativa umana, come lavarsi i denti. Purtroppo, questo non fa che confondere maggiormente l’errata percezione che l’uomo ha di questi animali.

Il nostro voler infondere negli animali caratteristiche e comportamenti umani, causa loro danni enormi. Rappresentando in modo errato i primati come gli scimpanzé e rifiutando di vederli per quello che realmente sono, li spogliamo della loro dignità e screditiamo tutto quello che fa di loro una specie unica.  

Ancora più sbagliato è il continuo utilizzo di primati in film hollywoodiani, serie tv e pubblicità – tutto ciò non fa altro che alimentare la diffusione di concetti errati tra il pubblico – come ad esempio la falsa convinzione che molti primati non siano in via d’estinzione.  

Chimps 3

In realtà, il 60% delle specie di primati sono a rischio d’estinzione. Gli scimpanzé sono stati inseriti nella lista delle specie a rischio dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) a partire dal 1996. La popolazione allo stato brado è costantemente minacciata dai bracconieri e il suo habitat naturale si sta man mano riducendo a causa di disboscamenti, attività minerarie e interessi agricoli.

Al contrario di quanto sta accadendo per scimpanzé e scimmie cappuccino, l’utilizzo di oranghi è andato diminuendo negli ultimi decenni. Ciò suggerisce che il loro inserimento nell’ Endangered Species Act (legge statunitense che mira a proteggere le specie in via d’estinzione) entrato in vigore negli anni ‘70 abbia reso più difficile il loro reperimento,

Mentre gli scimpanzé sono stati inseriti nell’elenco degli animali in pericolo dagli Stati Uniti – il più grande mercato di film in lingua inglese – solo nel 2015.  

Anche se in ritardo, è stato un passo nella giusta direzione.

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Ma per fare la vera differenza, l’industria dell’intrattenimento statunitense, e non solo, deve smettere di trattare i primati come oggetti da sfruttare, ed iniziare invece a considerarli come creature vive, senzienti, che provano dolore, paura e stress.

Nel caso questo non dovesse accadere, allora c’è il reale pericolo che l’industria dello spettacolo inizi semplicemente a riampiazzare gli scimpanzé, ormai difficili da reperire,con i cappuccini – proprio come hanno sostituito gli oranghi negli anni ’70. 

Se non l’hai ancora fatto, puoi aiutare gli animali a far sentire la loro voce firmando la nostra petizione “No Voice, No Choice”. Insieme possiamo dire a registi, direttori di zoo e proprietari di circhi che le crudeli performance con gli animali non saranno mai tollerabili. 

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